L’alessitimia, un termine coniato negli anni Settanta da Sifneos e Nemiah, descrive un costrutto psicologico caratterizzato dalla difficoltà di identificare, comprendere ed esprimere emozioni. Si tratta di una condizione che ostacola la gestione emotiva, creando un senso di confusione e disagio sia nell’individuo che nelle sue relazioni interpersonali.

Ne parliamo in questo articolo, definendo le caratteristiche psicologiche di questo disturbo e di come affrontarlo correttamente.

Le cause dell’Alessitimia

Le cause dell’alessitimia non sono ancora del tutto chiare, ma si ipotizza un’origine multifattoriale che coinvolge fattori genetici, biologici, ambientali e relazionali, tra cui:

  • Fattori genetici: alcune ricerche suggeriscono una possibile predisposizione genetica all’alessitimia, che potrebbe aumentare la suscettibilità al disturbo;
  • Fattori biologici: traumi fisici o eventi stressanti durante l’infanzia possono alterare lo sviluppo delle aree cerebrali deputate all’elaborazione delle emozioni;
  • Fattori ambientali: crescere in un ambiente familiare carente di supporto emotivo o caratterizzato da stili di comunicazione disfunzionali può ostacolare la capacità di esprimere e comprendere le emozioni;
  • Fattori relazionali: esperienze di abuso, trascuratezza o mancanza di figure di attaccamento sicure durante l’infanzia possono contribuire allo sviluppo dell’alessitimia.

L’alessitimia può manifestarsi già durante l’infanzia, con difficoltà nell’esprimere emozioni come gioia, tristezza, rabbia o paura. Crescendo, questi bambini tendono a sviluppare strategie di coping disfunzionali per gestire le emozioni, come l’isolamento sociale.

Le caratteristiche psicologiche dell’Alessitimia

Gli individui alessitimici presentano alcune caratteristiche psicologiche distintive che influenzano profondamente il loro funzionamento emotivo e le relazioni interpersonali. In primo luogo, hanno difficoltà nell’identificare le emozioni, spesso confondendole tra loro o con sensazioni fisiche.

Anche quando riescono a riconoscere le proprie emozioni, faticano a descriverle verbalmente, utilizzando espressioni generiche o vaghe. Questa limitazione si riflette in una povertà di linguaggio emotivo, con una scarsa conoscenza di termini che descrivono le emozioni in modo preciso e sfumato.

Inoltre, mostrano rigidità cognitiva, tendendo ad avere una visione rigida e categoriale delle emozioni, e faticano a cogliere le sfumature e le complessità dei sentimenti umani. Hanno difficoltà ad entrare in empatia, comprendendo e condividendo le emozioni altrui, e spesso si mostrano poco sensibili ai bisogni emotivi degli altri.

Queste difficoltà possono portare a comportamenti impulsivi, autolesivi o aggressività.

Quali disturbi fisici può causare

L’alessitimia, oltre ad avere un impatto significativo sulla sfera psicologica ed emotiva, può manifestarsi con una serie di disturbi fisici. La difficoltà nell’identificare, comprendere ed esprimere le emozioni può portare a sintomi psicosomatici come mal di testa, dolori cronici, disturbi gastrointestinali, ipertensione e difficoltà respiratorie.

Inoltre, la frustrazione e l’incapacità di gestire le emozioni possono indurre comportamenti a rischio per la salute, come fumo, alimentazione scorretta e scarsa attività fisica. L’alessitimia è spesso associata a depressione e ansia, disturbi che possono esacerbare i sintomi fisici e compromettere la qualità della vita.

La difficoltà nel gestire lo stress emotivo può anche causare disturbi del sonno, come insonnia, con effetti negativi sull’umore, sull’energia e sulla concentrazione. Infine, lo stress cronico legato all’alessitimia può indebolire il sistema immunitario, rendendo l’individuo più vulnerabile a infezioni e malattie.

È importante sottolineare che la correlazione tra alessitimia e disturbi fisici non è sempre diretta e causale, ma i sintomi fisici possono comunque essere una manifestazione significativa delle difficoltà emotive legate a questa condizione.

La psicoterapia individuale per l’Alessitimia

La psicoterapia individuale rappresenta il trattamento elettivo per l’alessitimia. Attraverso un percorso terapeutico personalizzato, l’individuo può imparare a:

  • Identificare e riconoscere le proprie emozioni: il terapeuta aiuta il paziente ad ampliare la propria consapevolezza emotiva, insegnandogli a riconoscere i segnali fisici e cognitivi associati alle diverse emozioni;
  • Comprendere le emozioni: il lavoro terapeutico si concentra sulla comprensione del significato e della funzione delle emozioni, aiutando il paziente a coglierne le sfumature e la complessità;
  • Esprimere le emozioni in modo sano: il terapeuta guida il paziente nell’esprimere le proprie emozioni in modo costruttivo e assertivo, sia verbalmente che non verbalmente;
  • Sviluppare l’empatia: la terapia favorisce la capacità di comprendere e condividere le emozioni altrui, migliorando le relazioni interpersonali;
  • Gestire le emozioni in modo efficace: il terapeuta insegna al paziente strategie di coping sane per gestire le emozioni difficili, riducendo il ricorso a comportamenti disfunzionali.

Affrontare l’alessitimia è possibile. Insieme possiamo esplorare le tue emozioni, comprenderle e imparare a gestirle in modo sano. Con il giusto supporto, potrai finalmente liberarti dal labirinto dell’alessitimia e vivere una vita più autentica e appagante.